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Biagino Costanzo: “Il cigno è grigio” (Catrovacer, cerca, trova, pre-vedi)

Esistono ancora i cosiddetti “cigni neri”? Ovvero eventi, in tutti i campi e non solo nel finanziario, a bassissima intensità e ad elevato impatto? O, ancora, eventi che possono essere previsti e quindi di conseguenza abbassare il livello del rischio ante e non meravigliarsi dell’accaduto nel post incidente.
Oggi viviamo un’epoca dove tutto è veloce: dalle crisi finanziarie, a quelle dell’ecosistema, dalle grandi migrazioni alla sopravvenuta, improvvisa emergenza pandemica, dalle guerre regionali alle porte del nostro Continente, all’avvento di un ponderoso e giusto progresso tecnologico, ma da regolare assolutamente.

Di questo, ma anche di tanto altro, si è discusso qualche settimana fa alla LUISS Business School dove, a conclusione della Terza Edizione del Corso Executive in Security Risk Management, organizzato dall’Ateneo ed EY,  è stato presentato il mio saggio  “Il Cigno è grigio” (Catrovacer, cerca, trova, pre-vedi) edito da Rubbettino per la collana editoriale “Intelligence e sicurezza” della Fondazione ICSA.  

Le riflessioni e le analisi de “Il cigno è grigio”

Il saggio fa intravedere il pericolo che quello che è successo negli ultimi anni, caratterizzati da eventi inediti, cambiamenti quasi epocali ma condizionati da vecchi errori e resistenti abitudini, non sia servito per far riflettere le classi dirigenti ma anche i cittadini, anche chi vive in un’innata distrazione che ha reso la nostra società individualista, ammantata da una strisciante superficialità, da una perenne ipocrisia e che ha portato ad un’involuzione e ad un evidente ed invadente analfabetismo funzionale, oltre che ad un’insensibilità ai mali che inondano il nostro pianeta.

L’opera si declina in tre sezioni, e soprattutto intense sono la prima e la seconda, “Digitalizzazione, cybercrime e tutela della privacy” e “Sicurezza e legalità”, (la terza parla dell’Era della “permacrisi”), dove si evidenziano i molti contributi che riguardano maggiormente la mia esperienza diretta e le competenze professionali nel campo della security in tutte le sue declinazioni.

L’intento è dare un utile spaccato ad ampio spettro delle criticità, sfide e opportunità con cui ci incrociamo ogni giorno. Gli spunti di riflessione sono tanti: non tutto è imprevedibile e non gestibile; spesso è l’essere umano a farsi trovare impreparato nel governare gli eventi o a cogliere le opportunità.

Secondo il Prof. Umberto Saccone, che ne ha curato la prefazione, nel saggio emerge una capacità riflessiva di leggere e anticipare i sussulti della società odierna sempre più liquida.
Viviamo in un mondo sempre più complesso e interdipendente, dove un profondo processo di globalizzazione ha messo in discussione paradigmi e sicurezze storici. Oggigiorno viviamo in una società del rischio, in cui da una parte aumentano in maniera esponenziale le possibili minacce alla nostra realtà sociale, economica, politica, dall’altra con sempre maggiore difficoltà, riusciamo a individuarne con chiarezza le cause e gli effetti e, conseguentemente, a diminuire la nostra vulnerabilità riducendone, o virtualmente azzerandone, l’impatto negativo. Il rischio dovrebbe essere visto come un generatore di opportunità. Ma per individuare, analizzare, comprendere, gestire e, in ultima istanza, prevenire i rischi, cercando di cogliere gli aspetti positivi, ovvero le opportunità, dobbiamo dotarci di strumenti adeguati in grado di registrare i segnali deboli, per prevenire le emergenze che contraddistinguono il nostro vivere quotidiano.

Il cigno è nero o grigio?

Ma cosa c’è di nero ed imprevedibile in un’alluvione o in un disastro ambientale favorito da una cattiva gestione e pianificazione urbanistica? Cosa c’è di nero ed imprevedibile in una carestia, in una migrazione di massa, agevolate dai tanti teatri di guerra e dal cambiamento climatico? Cosa c’è di nero ed imprevedibile in una crisi derivante dall’estrema dipendenza dei Paesi occidentali dalle produzioni di microprocessori e dall’approvvigionamento di materiali particolari provenienti solo da alcuni Paesi? Cosa c’è di nero ed imprevedibile in un’inondazione di fake news e di una narrazione falsa degli avvenimenti, dove il rischio è la manipolazione e l’obiettivo è non far comprendere se una cosa è vera e falsa, se non si regolamenta, eticamente e con serietà l’avvento, ad esempio, di questa nuova forma di Intelligenza artificiale?

È tempo di ritornare al ragionamento, alla riflessione.

È tempo di far prevalere il “pensiero lungo” contro l’imperante “pensiero breve”, quindi, nel nostro caso, di eventi che possono essere previsti e quindi di conseguenza abbassare il livello del rischio.
Nulla è bianco o nero: infatti, Il cigno è grigio.

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BIAGINO COSTANZO

È un Manager italiano con esperienza più che trentennale nel campo economico, legale, della sicurezza e della governance aziendale.
Executive, già componente CdA aziende multinazionali, è stato anche, negli anni e per più Governi, consulente della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Ha lavorato per i Gruppi Eni ed IBM. Oggi è dirigente di una grande azienda privata. È docente universitario a contratto in Scienze Forensi e Criminologiche per la difesa e la sicurezza in Master e Corsi di specializzazione universitari.
Negli anni ha ricoperto ruoli nazionali direttivi in ambito culturale, associazionistico, politico e nel volontariato. È consigliere scientifico del CSE-HERMES (Centro Studi Europeo) e di Coopera Venture Capital, Presidente dell’Associazione Knosso (Knowledge for a Safe and Secure Organization), già membro del consiglio direttivo di AIPSA. È stato insignito dal Presidente della Repubblica di Onorificenza ”Al merito della Repubblica Italiana”.
Autore di numerose pubblicazioni tecniche, nel 2018 ha pubblicato il saggio SALIGIA (l’evoluzione inciampa ancora), Bastogi Editore.

Fondazione ICSA “Il cigno è grigio” il saggio di Biagino Costanzo
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