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Manfredini A2A tra i Top Influencers in Security & Fire 2021 Ifsec Global

Manfredini A2A tra i Top Influencers in Security & Fire 2021 Ifsec Global

Alessandro Manfredini, Direttore di Group Security e Cyber Defence del Gruppo A2A, Amministratore Unico della società A2A Security S.C.p.A  e Vice Presidente del Direttivo AIPSA,  è tra i Top Influencers in Security & Fire 2021 che Ifsec Global ha reso noti mercoledì 21 luglio. S News lo incontra.

Che cosa rappresenta questo riconoscimento per lei e per A2A?
Quando ho saputo di questo riconoscimento ho pensato scherzando tra me e me, che quest’anno è proprio stato l’anno dell’Italia e non solo agli Europei di Calcio [n.d.r. sorride].
Mi inorgoglisce molto sapere di essere stato selezionato tra moltissimi professionisti della security di tutto il mondo. Sicuramente è il frutto di tutto quello che nel tempo abbiamo fatto. Ebbene sì, non si raggiungono questi traguardi da soli: questo riconoscimento va innanzitutto condiviso con la mia squadra di ragazze e ragazzi, che hanno sempre dimostrato grande professionalità anche e soprattutto in questi mesi di emergenza pandemica e, secondo, poi devo ringraziare la mia Azienda, A2A, che mi ha consentito di poter svolgere le mie attività supportandomi sempre nel raggiungimento degli obiettivi che ci eravamo prefissati di raggiungere. È gratificante sapere che il top management che rappresenta tutta l’Azienda ha a cuore la security e ti indirizza e sostiene. A2A è da sempre attenta alla sicurezza: si tratta di un aspetto fondamentale per poter garantire l’efficacia dei servizi essenziali che offriamo alle persone, prendendoci cura della qualità della loro vita. Questo riconoscimento mi auguro possa portare valore anche a tutto il mondo delle utilities italiane.

Le è stato di recente affidato un ulteriore incarico in azienda, relativo alla cybersecurity. Questo a sancire ulteriormente, anche, la convergenza tra sicurezza fisica, logica ed organizzativa, argomento del quale in S News parliamo e ci confrontiamo da parecchi anni?
Da sempre sostengo che la sicurezza è una sola: ci hanno insegnato sui banchi di scuola che la security è un processo che si “mette a terra” nei suoi diversi ambiti fisico-logico-organizzativo. In A2A abbiamo iniziato un percorso della security in linea con l’evoluzione dell’Azienda stessa; a cominciare dalla sicurezza fisica ho ampliato il perimetro delle mie responsabilità occupandomi della sicurezza delle reti e dei sistemi informativi dell’area industriale, proprio per la forte rilevanza che questi assets informativi (come lo SCADA di una centrale di produzione elettrica, ad esempio) hanno sul mondo reale. Infatti le minacce provenienti dal mondo cibernetico riverberano conseguenze potenzialmente molto gravi direttamente sul mondo fisico (pensate allo scenario di black out). Il passaggio ad estendere la responsabilità alla sicurezza informatica tradizionale è stato poi una conseguenza naturale. In questo modo il Gruppo A2A ha concretamente adottato il modello olistico di gestione dei rischi di security, centralizzando la governance e il monitoraggio degli eventi e la gestione degli incidenti sia in ambito fisico che logico-cyber.

Lei è l’unico italiano a rientrare tra i Top Influencers, non solo nella sezione “Security Executives”, ma anche nella più ampia categoria della “Commercial Security”, che comprende 60 Top Influencers. Con lei, nella categoria Cyber Security Professionals, Loredana Mancini. I canoni secondo i quali la giuria vi ha selezionato sono in effetti molto specifici. Perché a suo avviso non ci sono altri italiani riconosciuti nella Security?
È stata, come detto, una bella sorpresa e insieme a Loredana Mancini siamo in effetti gli unici italiani selezionati. Secondo me non abbiamo nulla da invidiare a nessuno: abbiamo i migliori atenei universitari, grandi aziende che stanno investendo molto nella security, eccellenti professionisti che grazie alla loro diversa provenienza stanno contribuendo a svolgere un’opera encomiabile in materia di prevenzione dei rischi. Anche le Autorità Governative, già da qualche tempo, stanno cercando di indirizzare e focalizzare le attività e spero che si possa concretamente realizzare una partnership pubblico-privata fondata su una relazione paritetica tra professionisti, a beneficio dell’economia del nostro Paese.
Tutti ingredienti che sicuramente ci rendono in linea con gli altri Paesi economicamente evoluti, anche se ancora c’è tanta strada da fare, poiché l’Italia, in ambito cyber ad esempio, è ancora posizionata tra le nazioni con una più bassa consapevolezza di quei rischi, mentre invece ci viene riconosciuto unanimemente una grande leadership nel contrasto al terrorismo, sia interno che straniero.
In realtà non so come mai non ci siano altri italiani selezionati, poiché come detto abbiamo, fortunatamente, un numero elevatissimo di professionisti qualificati: forse casualmente apparteniamo a clusters di networks differenti, non saprei…

Lei è anche Vice Presidente in Aipsa. Quali i temi caldi oggi per i Security Managers e quali le prossime azioni nell’agenda dell’Associazione?
I temi caldi oggi sono sicuramente la cyber e il perimetro di sicurezza nazionale cibernetico, ma non dobbiamo sottovalutare le minacce che vengono dal mondo fisico: una focalizzazione troppo spinta solo sul mondo cyber potrebbe infatti aprire vulnerabilità all’interno delle nostre organizzazioni. Penso alle infiltrazioni mafiose, al rischio reputazionale, alla continuità operativa a seguito di disastri climatici, alla travel security soprattutto all’estero in Paesi particolarmente critici.
La nostra AIPSA sotto la guida di Andrea Chittaro e grazie alla collaborazione di tutto il Direttivo e di molti Soci, che sono stati protagonisti di molte iniziative, si avvia a fine anno a concludere il proprio mandato triennale. Proprio pochi giorni fa in Assemblea abbiamo approvato il bilancio 2020 e consuntivato le nostre tante iniziative che vi invito ad andare a vedere sul nostro sito. Siamo cresciuti molto: dei 628 associati (+117 rispetto al 2020), i giovani della Next Generation sono 72 mentre la componente femminile registra una crescita del 14% (ferma al 4% nel 2019). Aumentano anche i ricavi da quote sociali, in crescita del 60%, grazie anche alle Aziende partners passate da 27 a 42.
Per gli ultimi mesi dell’anno avremo ancora molti eventi già in programmazione e che divulgheremo a brevissimo: il nostro obiettivo è quello di creare opportunità inclusive per sollecitare un confronto costruttivo, finalizzato ad affrontare le sfide che ci attendono, in uno scenario sempre più complesso per le organizzazioni della security aziendale.

a cura di Monica Bertolo

Chi è Alessandro Manfredini
Alessandro Manfredini è il Direttore di Group Security e Cyber Defence del Gruppo A2A, Amministratore Unico della società A2A Security S.C.p.A del gruppo A2A e Vice-Presidente del Direttivo AIPSA – Associazione Italiana Professionisti della Security Aziendale. Ha conseguito le Lauree in Giurisprudenza all’Università “La Sapienza” di Roma e in Scienze della Sicurezza interna ed esterna presso l’Università di Tor Vergata di Roma.
Dopo un decennio di esperienza come Ufficiale dei Carabinieri è stato Security Manager del Gruppo Espresso, Direttore della Sicurezza Aziendale e dei Servizi Generali di Italo – Nuovo Trasporto Viaggiatori e fondatore della società di consulenza strategica in materia di gestione dei rischi AlfaMike Consulting.
Tutor in conferenze, seminari, corsi di formazione anche a livello universitario si è specializzato in Enterprise Security, in protezione dei dati e cyber security, fraud management e modelli di organizzazione e gestione.

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